Il Giubileo della Cooperazione a Campobasso: realtà concreta
CAMPOBASSO. Lo scorso 24 dicembre, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, è ufficialmente iniziato il 27° Giubileo ordinario della storia della Chiesa, dedicato al tema della speranza e, in particolare, ai “Pellegrini di speranza”. Le parole di papa Francesco, pronunciate in vista dell’anno giubilare, sembrano cucite su misura per il Molise: «Dobbiamo fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto», ha scritto nella lettera a monsignor Rino Fisichella, affidandogli il compito di preparare e celebrare l’Anno Santo con fede intensa, speranza viva e carità operosa. È proprio questa speranza viva che deve permeare il dibattito sul futuro del Molise, intesa non come una dote innata, ma come un valore da ricercare con fede e ragione. Sperare non significa ignorare le difficoltà del presente, ma assumere un atteggiamento propositivo: trasformare la critica in progettualità, il pessimismo in azione, i limiti in opportunità.
Con questo spirito si è svolto un importante incontro presso la Casa della Cooperazione, sede di Confcooperative Molise, alla presenza di una qualificata rappresentanza di cooperative locali e del nuovo vescovo dell’arcidiocesi Campobasso-Boiano, S.E. Mons. Biagio Colaianni.
L’incontro ha offerto testimonianze concrete del valore della cooperazione, non come lista di aspirazioni, ma attraverso il racconto di esperienze quotidiane di passione e competenza.
Fabiana Antonecchia ha illustrato l’esperienza educativa dei nidi della cooperativa “Antonio Cardarelli”, in cui i bambini crescono immersi nella natura. Stefano Calavena ha raccontato la resilienza dei cooperatori allevatori di Riccia e del Fortore che, con il caseificio cooperativo “La Sabatella”, custodiscono la tradizione agroalimentare molisana ed i loro territorio. Un esempio di vera e propria cooperazione agricola eroica.
Commovente è stata la testimonianza della cooperativa “Il Piccolo Principe”, rappresentata dalla dottoressa Katia Mitri, accompagnata da tre giovani che, una volta accolti come minori, sono ora adulti grazie al supporto educativo ricevuto.
Carmela Serio, presidente de “La Ramegna”, ha descritto il lavoro nella gestione dell’oasi Wwf più grande dell’Italia peninsulare, l’oasi di Gualdafiera Campochiaro, che produce anche il pregiato ed esclusivo “cocciocavallo”.
Giovanna Cuomo, dell’Associazione produttori apistici molisani, ha evidenziato il ruolo pionieristico della cooperazione apistica in Molise, sia negli apiari di comunità sia nei progetti di apicoltura sociale.
Infine, Attilio Buccino ha presentato la cooperativa sociale Sirio e la banda musicale degli “Amici di Damiano”, un progetto di inclusione per ragazzi diversamente abili.
Testimonianze che hanno evidenziato come le cooperative abbattono i muri che dividono l’economia dal sociale e che, proprio come auspicato da papa Benedetto XVI nella sua Caritas in Veritate, dimostrano che l’impresa economica che non ha una dimensione sociale non è etica e non è sostenibile, proprio come un impegno sociale non sarà mai efficiente ed efficace se non tiene conto anche della sua dimensione economica.
L’incontro ha visto la partecipazione di don Mario Diana (incaricato della Conferenza Episcopale Italiana presso Confcooperative nazionale) e don Franco D’Onofrio, che hanno portato un prezioso contributo di riflessione.
Don Mario ha ricordato le buone prassi proposte da Confcooperative alla Cei, come le cooperative energetiche e di comunità o i workers buyout, mentre don Franco, in qualità di direttore della Caritas diocesana, ha ricevuto certificazioni di donazione di prodotti agroalimentari da parte delle cooperative presenti.
Le parole conclusive del vescovo monsignor Colaianni, che ha annunciato ufficialmente il Giubileo della Cooperazione a Campobasso, hanno risuonato in perfetta sintonia con i valori fondanti di Confcooperative: centralità della persona, solidarietà, sussidiarietà e bene comune, principi ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa fin dal 1919 anno di fondazione della più importante, autorevole e rappresentativa centrale di rappresentanza cooperativa in Italia.
Riccardo Terriaca, presidente di Confcooperative Molise, ha dichiarato: «È una gioia immensa accogliere la proposta di monsignor Colaianni di collaborare all’organizzazione del Giubileo della Cooperazione a Campobasso. Sarà un momento di riflessione comune intorno al tema della speranza, che coinvolgerà tutta la comunità di Confcooperative Molise».
«Quando la vita fa domande, insieme abbiamo le risposte»